Venezia a remi: la Vogalonga

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C’è un giorno dell’anno in cui il primato del remo sul motore torna a essere ufficiale. È il giorno della Vogalonga, quando migliaia di imbarcazioni veneziane e da tutto il mondo – rigorosamente a remi – popolano i canali di Venezia e la sua laguna riportando l’isola a quella dimensione di lentezza più adatta alla sua natura.

La storia

Tutto iniziò con una regata tra amici su ‘mascarete’ il giorno di San Martino del 1974. Gli appassionati della voga alla veneta in quegli anni erano pochi e isolati, in un mondo che sempre più era volto al motore. Fu così che prese avvio l’idea di indire una vogata non competitiva, e di invitare tutti gli appassionati e tutti coloro che avevano ‘posato i remi’ da troppo tempo ad unirsi contro il degrado della città ed il moto ondoso e per il ripristino delle tradizioni veneziane. Venne tracciato il percorso, circa 30 km attraverso i canali ed i luoghi più ameni e pittoreschi della laguna di Venezia.

Fondamentale fu il supporto degli organi di stampa e la collaborazione con le istituzioni cittadine. Il raduno delle imbarcazioni venne fissato nel Bacino San Marco di fronte al Palazzo Ducale il giorno della “Sensa” (Ascensione). Era l’8 maggio 1975. In realtà , quel giorno, nessuno si aspettava una tale emozione: lo spettacolo di 500 imbarcazioni, giunte silenziose, con circa 1500 partecipanti, l’acqua del Bacino calma, ad attenderle, il colpo di cannone e poi quel fruscio di tanti remi assieme. C’erano gondole, pupparini e poi il “sandolo” la “mascareta”, la “caorlina”, la “topa”, la “peata”, la “vipera” lo “s’ciopon” e altre ancora assieme alle barche più prestigiose delle società  sportive veneziane e ai campioni del remo con le intere famiglie. Era una Venezia che si risvegliava e che trovava nuova forma e nuova voce.

 

Foto di copertina di Philip Plisson ©

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